domenica 9 dicembre 2012

Piccole integrazioni sociali di lavoro

immagine di Franco Turco
Gli spettacoli della compagnia Eleusis hanno fatto il pieno al teatro Fellini, con le due repliche di “Interferenze”, di Emanuele Faina, Pontinia diventa sempre più solidale. La compagnia teatrale di Claudio Corinaldesi, è forse l'unica sensibile al tema dell'integrazione? Sabato scorso (24 novembre ndr), i ragazzi della Rete Onlus, sono stati al centro della scena, anche senza essere gli attori della commedia, - perché attore lo sei anche nel ruolo che la società ti imprime – accogliendo gli spettatori nel foyer del teatro, staccando i biglietti e facendo servizio di security, come delle vere guardie del corpo. Tante risate e un pubblico commosso, le serate di autofinanziamento per La Rete, sono state un momento di integrazione per i ragazzi che ne fanno parte. La Rete Onlus è un'Associazione di volontariato no profit, nata dal coraggio e dalla volontà delle famiglie con figli diversamente abili. Opera sul territorio di Pontinia, dal 2000, l'anno di nascita, da quel momento ha conquistato nel tempo importanti traguardi. L'integrazione in una società che viaggia a ritmi incessanti, è la finalità per chi come i ragazzi della Rete, ha voglia di mettersi in gioco e di sognare. “E' un progetto di sogni”, ci racconta Antonella Emiliozzi, volontaria e direttrice sportiva dell'Associazione; “In questi anni abbiamo regalato dei sogni a chi desiderava tanto partecipare e avere la libertà di vivere la propria vita sociale”, continua, “Sono i progetti dell'Associazione il motore portante”. Pittura terapia con Annarina Giordani, Teatro Terapia con Claudio Corinaldesi, laboratorio informatico, la cura del verde e il piccolo giardino serra, presso la sede in via Marconi, ma soprattutto tanto sport, hanno permesso di far emergere talenti nelle paraolimpiadi nella categoria FIS DIR e nelle Special Olympics. Armando Altobelli, Gianluca PaniGutti, Katia Quattrociocchi, Roberto Pungelli sono i protagonisti nei campionati italiani di canottaggio rowing indoor alla categoria “Sport Adaptive”. Grandi soddisfazioni e tanto lavoro, sia da parte delle 52 famiglie e i 31 volontari attivi, sia per i ragazzi che vengono costantemente seguiti, ma di lavoro “vero”, è difficile parlarne, nonostante le leggi italiane permettono inserimenti integrativi per le persone diversamente abili. Pontinia resta si solidale, ma al momento di accogliere e sovvenzionare una piccolissima parte di società civile che avrebbe bisogno più di chi altro di lavorare, non presenta nessuna prospettiva. 

Gianpaolo Danieli
pubblicato su Il Settimanale di Latina
8 dicembre 2012

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