Giocare con le parole, la musica e le memorie. Questo blog racchiude l'essenza delle mie azioni, dei miei pensieri in ordine sparso, crescente, sulle varie fasi del mio vivere, sulle passioni e sulle certezze. Scrivo poco ma gioco molto. Un giorno mi piacerebbe potervi raccontare un pò più su di me...
Gianplay Fifty Release Juanary 21
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
Le novità del nuovo anno che mi hanno completamente rapito selezionate solo per te!
Le sorprese non mancano mai, ascolta la selezione dei 50 brani nella playlist di spotify: Gianplay Fifty Release Juanary 21!
Guarda i video delle migliori pubblicazioni che ho selezionato per te dalla playlist di Gennaio:
Still Corners "The Last Exit"
È dunque, ‘The Last Exit‘, una totale conferma di quella raffinatezza magnetica che le composizioni degli Still Corners hanno sempre emanato, e che rimane inalterata anche quando i vocals della Murray si dissolvono, come negli strumentali ‘Till We Meet Again‘ e ‘Shifting Dunes‘. Sono però i brani in cui entrambi i componenti marcano la propria presenza che si rivelano i migliori: il dream-country della title-track, il post-punk cinematico di ‘White Sands‘, il romanticismo western di ‘A Kiss Before Dying‘, l’arrembante desert-blues di ‘It’s Voodoo‘ e la gainsbourghiana ‘Old Arcade‘. Tutto formalmente inappuntabile, sopportabilmente ridondante e, davvero, molto piacevole da ascoltare.
Non va trascurata, poi, la voce di Arlo, soave quanto ammaliante, che ricorda alcune protagoniste dei ’90/’00 elettronicamente più eleganti come Martina Topley-Bird, Tracey Thorne, Lou Rhodes e soprattutto Skye Edwards. È essenziale per quella sensazione di immenso calore umano che trasmettono ‘Hurt‘, ‘Hope‘, ‘Green Eyes‘ e ‘Eugene‘ e quasi tutte le restanti tracce di un disco che è anche un’impeccabile collezione di singoli. La Parks la preferiamo quando rimane nella propria cameretta (‘Caroline‘, ‘Black Dog‘, ‘For Violet‘) piuttosto che negli episodi in cui la produzione la avvicinano troppo all’easy-listening radiofonico (‘Too Good‘, ‘Just Go‘, ‘Bluish‘), ma considerato nel suo complesso, ‘Collapsed In Sunbeams‘ è un album quasi perfetto nel suo genere, in grado di soddisfare diversi palati nonostante si tratti di un disco sostanzialmente pop. È una virtù da instant-classic, un’etichetta a cui l’esordio di questa classe 2000 di Hammersmith, per accessibilità e per l’ottima qualità che esibisce, può indubbiamente ambire.
Difficile che chi cerca una nuova “Consequence”, ammesso che questo qualcuno davvero esista, esca soddisfatto da questo disco. Di contro, tutti quelli che dei bavaresi apprezzano l’equilibrio tra le parti elettroniche e quelle strumentali, l’emozionante delicatezza e il senso della misura da alchimisti, troveranno in “Vertigo Days” un tomo minore, ma certamente suggestivo, di una carriera da celebrare con entusiasmo e convinzione. Ondarock.it
Wax Tailor "The Shadow of Their Suns"
Prende luce il piccolo gioiello “The Shadow Of Their Suns“. Un’immersione continua nella storia degli ultimi 20 anni concentrata in 13 tracce. Tematiche prevalentemente politiche, con critiche che spaziano dai media alla civiltà occidentale. Messaggi che hanno da sempre caratterizzato la storia dell’hip hop e che qui Tailor sembra portare avanti prendendo quell’onda culturale storica, aggiornandola e donandole l’attuale vacuità della società moderna. Tutto è adornato musicalmente da ospiti illustri non sempre presi dal genere. come l’illustre e inconfondibile voce di Mark Lanegan.
James Yorkston - The Second Hand Orchestra "The Wide, Wide River"
Sorprende e affascina l’affiatamento strumentale che regala un altro piccolo gioiellino di modern-folk, la irrequieta ballata “There Is No Upside”, a metà strada tra il Bob Dylan di “Desire” e i Belle And Sebastian di “Mothermilk”. Ad esser sinceri “The Wide, Wide River” va ben oltre le attese. James offre alcune delle sue performance vocali più intense, fino a togliere il fiato nella quasi sinfonica progressione armonica di “A Droplet Forms”, ma è tutto l’album a essere permeato di una vitalità che trasforma il pur rigoroso minimalismo di Yorkston in una materia sonora più vicina al nobile mondo della musica classica. Ondarock
Shame "Drunk Tank Pink"
Le influenze si spostano invece negli Stati Uniti, prima fra tutte quella dei Talking Heads soprattutto nella prima metà dell’album (March Day, Nigel Hitter, Water in the Well), ma anche i più recenti Parquet Courts, che con David Byrne condividono quel tipo di cantato sincopatico, e che con i prodotti indie rock a firma James Ford condividono invece i riff taglienti e accattivanti. Eredi di un genere relativamente saturo, agli Shame non resta che partire da ottime idee e mescolare il tutto in un prodotto che funzioni, senza prendersi troppo sul serio: così Drunk Tank Pink suona familiare ma mai prevedibile, mai troppo leggero né troppo cupo, e soprattutto mai noioso.
L’inizio, con la traccia eponima, è più che promettente: tra i meandri di “Cheater” si avvertono echi di Veruca Salt e Bis: nomi da cultori, certo, ma da’ l’idea che i Nostri non vogliano avvalersi di concessioni troppo smaccatamente aperte al pop, seppur il brano in questione possieda una melodia incalzante a dir poco.
L'ultimo lavoro di Jimmy LaValle, in arte The Album Leaf è la composizione musicale interamente dedicata al film "Synchronics". thealbumleaf.com
C'è spazio anche per due piccoli EP ma di un gran spessore!
Death Cab For Cutie "The Georgia" EP
La cover dei R.E.M. è inevitabile: sono la band più ripresa in queste compilation. Interessante nella scelta della canzone ("Fall on me", un classico del primo periodo), ma tutto sommato molto fedele all'originale. Ma sono le altre scelte a stupire. Innanzitutto la bella rilettura delle TLC di "Waterfall", hit tra pop e urban del '94, distantissima dalla band di Seattle, che la fa sua con naturalezza. E poi il tuffo al cuore di vedere due grandi nomi del rock indiependente, i Neutral Milk Hotel Cover e soprattutto il mai dimenticato Vic Chesnutt: la sua "Flirted With You All My Life" è bella da piangere, letteralmente. Stupenda anche la rilettura di Cat Power: i Death Cab For Cutie riescono ad essere rispettosi e personali contemporaneamente. Poco meno di 20 minuti, ma davvero memorabili. rockol.it
Jordan Mackampa "Come Around" EP
Jordan Mackampa ha pubblicato il suo album di debutto Foreigner lo scorso anno con grande successo di critica. Il cantautore, cresciuto a Coventry, ha sede a Londra e attinge alle sue radici congolesi per creare le sue canzoni profondamente poetiche fornite con la sua voce ricca e distintiva, ha consegnato una relazione profondamente personale con la sua offerta integrale di debutto, con canzoni che coprono argomenti come la sua infanzia, il suo viaggio nell'età adulta e l'innamoramento e il disinteresse. Dal punto di vista sonoro, Mackampa crea brani indie intrisi di anima che richiedono attenzione. Ammette di aver ricevuto l'amore per i grandi cantanti soul - Marvin Gaye, Bill Withers e Curtis Mayfield - da sua madre, e porta queste influenze nella sua musica. E questo è ancora il caso del suo nuovo EP a quattro tracce, Come Around. musictalkers.com
Mani-festo vuole essere una dichiarazione di libertà dove: testa, cuore e mani divengono i tre elementi attraverso i quali perseguire il nostro obiettivo creativo. Una corrispondenza vivace tra l’abilità manuale e l’azione raffinata del pensiero. Una rappresentazione concreata delle abilità umane attraverso le arti del saper fare. Mani-festo è stato un evento unico. Un racconto, un esempio, un programma di attività, relazioni e saperi che sono stati sapientemente racchiusi in un FORMAT replicabile espandibile condivisibile. Da Aprile ad Ottobre si sono susseguiti 12 incontri di artigiani, creativi, conservatori di saperi, abili artisti e sapienti divulgatori. Hanno reso la Mani-festazione dei loro talenti attraverso il nostro FORMAT. Qui di seguito alcune foto rappresentative degli eventi: "Intrecciare ad Arte" con Rodolfo Onori e Iolanda Pavat "Biodiversità e fitoalimurgia" con Giovanni Salerno "Creare Terrarium" con Rita Forlenza "Modellar...
Tutte le playlist del 2020 Ogni mese 50 selezioni delle novità musicali Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre A questo Link potete ascoltare su Spotify la selezione dei 50 album del 2020 Seguiranno approfondimenti.
dal sito: http://www.lostatosociale.it Che fine hanno fatto le giovani band che si mettono in gioco senza se e senza ma? Quando li vedo con chitarre in spalla, piccoli amplificatori saturi di gain, con le loro emozioni e i testi disinvolti, mi commuovo, penso che in fin dei conti c’è ancora qualcuno che si vuole bene. Il fatto è che questa estate non si son fatti sentire, forse sono in via di estinzione? Pontinia e le sue “feste mangerecce” ha allontanato le giovani band rock e il tessuto sotterraneo di musicisti in erba, difficilmente emerge. Uscire allo scoperto è un’impresa che va oltre i limiti dell’apparenza, un po’ per gli spazi e anche soprattutto per la mancanza di una cultura aperta a nuovi impulsi. Le cover band sono il frutto essiccato di un simbolo musicale già vissuto. Abbiamo bisogno di frutta fresca, da assaporare. Mi auguro che queste poche righe servino a voi musicisti a uscire dal garage o dalla cantina proponendo i vostri demo. Un’...
Commenti
Posta un commento