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Visualizzazione dei post da agosto, 2012

Pontinia, a proposito di biblioteca. Che fine ha fatto quel progetto?

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dal sito: http://solleviamoci.wordpress.com Da quando riprendere la storia della biblioteca?  Si può fare tranquillamente da qualsiasi punto, tanto la situazione non è evoluta. Trecento sessantatre giorni fa, si riprendeva a scrivere sull’argomento, su queste pagine dopo la pausa estiva. Era una novità per i lettori, ma soprattutto per gli amministratori comunali. Perché mai un’Associazione culturale insieme con altre forze associative con l’appoggio morale del dirigente delle scuole elementari, Anna Maria Bilancia , vogliono rivitalizzare uno spazio pubblico mal gestito?  I pavimenti ci sono, le sedie e i tavolini anche, la struttura è cosa fatta, anzi di architettura storica, impossibile da cementificare, gli scaffali sono pieni e adesso c’è persino un servizio innovativo. Il Wi-Fi! Peccato che non funzioni, e per il resto gli scaffali sono pieni, sì ma di quali libri? E le sedie e tavoli ci sono, ma quanti sono occupati da studenti?  Il progetto poco...

E sul finire dell'estate, "Mi sono rotto il Cazzo"

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dal sito: http://www.lostatosociale.it Che fine hanno fatto le giovani band che si mettono in gioco senza se e senza ma?  Quando li vedo con chitarre in spalla, piccoli amplificatori saturi di gain, con le loro emozioni e i testi disinvolti, mi commuovo, penso che in fin dei conti c’è ancora qualcuno che si vuole bene. Il fatto è che questa estate non si son fatti sentire, forse sono in via di estinzione?  Pontinia e le sue “feste mangerecce” ha allontanato le giovani band rock e il tessuto sotterraneo di musicisti in erba, difficilmente emerge. Uscire allo scoperto è un’impresa che va oltre i limiti dell’apparenza, un po’ per gli spazi e anche soprattutto per la mancanza di una cultura aperta a nuovi impulsi. Le cover band sono il frutto essiccato di un simbolo musicale già vissuto. Abbiamo bisogno di frutta fresca, da assaporare. Mi auguro che queste poche righe servino a voi musicisti a uscire dal garage o dalla cantina proponendo i vostri demo.  Un’...

Trash Project, la nuova società è in trasformazione

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Si conclude oggi il progetto Trash Project Pontinia.  La tappa nazionale del progetto finanziato dal programma europeo Youth in Action, organizzato e ideato dall’Associazione Cantiere Creativo in sinergia con l’associazione CEMEA del Mezzogiorno, il Consiglio dei Giovani di Pontinia e le associazioni culturali europee che hanno aderito al programma. Una settimana ricca d’impegni per i trenta ragazzi del progetto di “Eco Arte”, realizzato attraverso i metodi di educazione non formale, principio fondamentale della Federazione Italiana dei Cemea (FIT: www.cemea.it) dove le tecniche di apprendimento s’integrano con la realizzazione pratica di nuovi percorsi di educazione attiva.  Il punto di partenza per un cambiamento del vissuto sociale e dell’espressione culturale, la troviamo in queste azioni, dove i ragazzi si mettono in discussione su importanti temi. In questo caso hanno lavorato affinché il messaggio dell’arte restituisca agli animi della gente, la sensibilità per...

L'arte del Trash

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E’ iniziato un progetto a Pontinia che porterà una ventata d’idee nuove, giovani e creative. Da ieri (venerdì 20 luglio) sono arrivati venticinque ragazzi europei dello scambio interculturale Trash Project, finanziato dal programma europeo Youth in Action. I paesi partecipanti saranno Germania, Francia, Spagna, Portogallo e Italia. Da un’idea di Ilenia Zuccaro, Matteo Lovato e Annalisa Medici del Cantiere Creativo in sinergia con l’associazione CEMEA del Mezzogiorno e le associazioni culturali europee che hanno aderito al programma, il progetto mira a sensibilizzare, attraverso l’arte, le pratiche del riuso e del riciclo dei rifiuti. Molti filosofi hanno suggerito nel tempo che l’arte ha il potere di curare, e questo progetto di ampio respiro abbraccia anche l’auto educarsi al benessere. E fino a quando i rifiuti invaderanno la nostra catena alimentare, possiamo star certi, non viviamo nel “Benessere”. Saranno i ragazzi a sperimentare con il lavoro che hanno già svolto nei paesi d’app...