lunedì 19 novembre 2012

La signora scrittrice dei Dire Straits influenza i Lady Rider


I Lady Rider giovane band di Sabaudia hanno creato intorno a loro interesse, riavvicinando il pubblico al rock che trae spunto dai Dire Straits e dall’Hard Rock dei Deep Purple. Le orecchie del JumpAround sono arrivate fino a loro e con Samuel De Maria, chitarrista e fondatore del gruppo, ricostruiamo le avventure rock della band.
All’inizio si chiamavano Sky Skaper, presto con l’influenza del rock britannico hanno voluto cambiare nome in Lady Rider, prendendo spunto dalla celebre canzone dei Dire Straits: “Lady Writer”. Anche se si definiscono Hard Rock, nei loro unici due brani inediti: “Busy World” e “I Feel It Everywhere”, si possono ritrovare un miscuglio di influenze che hanno caratterizzato il rock degli anni 90’ con lo sguardo rivolto ai 70’. Non manca l’attitudine punk, essenziale per gli esordi.

Samuel De Maria, giovane chitarrista di Pontinia si racconta tra esperienze live e registrazioni in studio. Studia chitarra da sette anni con Mauro Miletta (La Maglia della Salute) e dice di essersi appassionato profondamente alla chitarra elettrica dai possenti assoli di Ludo Piccinini (Prophilax). A due anni di attività, i Lady Rider: Gioia Scalambra (voce), Francesco Onori (tastiere), Samuel De Maria (chitarra), Enrico Morelli (batteria) e Luca Capone (basso), portano a casa buoni propositi per poter continuare la loro avventura rock. Molti i concerti in provincia, tra locali, contest e Notti Bianche. Appunto, la loro prima apparizione risale al contest della prima edizione Notte Bianca di Pontinia, quando ancora si facevano chiamare Sky Skaper.

Vincitori del primo premio, hanno saputo sfruttare lo studio di registrazione al meglio, fissando su cd i primi due loro inediti che riescono ad evocare al meglio il genere. “La registrazione presso lo studio ZeroZero è stata la nostra prima esperienza professionale in multitraccia, ben riuscita anche perché hanno saputo darci dei buoni consigli”, ci racconta Samuel, “dopo il missaggio abbiamo distribuito la nostra musica gratuitamente”. Lodevole come attitudine da parte di musicisti. “Nonostante gli sforzi e la pubblicità, comunque si suona poco”, continua Samuel. Alla richiesta cosa pensi possa offrirvi il paese dove vivi, risponde: “maggior numero di eventi estivi per far suonare e ascoltare il rock e uno spazio dove incontrare e provare altri musicisti. Per esempio, a Sabaudia è stata fatta una petizione per richiedere uno spazio al Comune, per fare le prove, sarebbe una buona opportunità per i ragazzi che non hanno spazio e mezzi per esprimersi”. 

Articolo di Gianpaolo Danieli
Pubblicato su il numero 5 de IL CHININO
Ottobre 2012

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