sabato 3 novembre 2012

Pontinia, il comitato solidale per l'Emilia Romagna continua il suo percorso


Il comitato solidale di Pontinia pro-terremotati per l’Emilia si riunisce per decidere le sorti del percorso iniziato a giugno. Dovevano incontrarsi il 16 settembre, invece si sono incontrati mercoledì scorso (24 ottobre) alla presenza del Sindaco Eligio Tombolillo, per decidere in che modo devolvere gli incassi ricavati dalle attività estive. Una riunione di consultivo con molte riflessioni. Marcello Calisi presidente della Pro-Loco, una delle associazioni partecipanti, apre la riunione dicendo: “Personalmente non penso che vada chiusa questa esperienza di solidarietà”, continua ponendo molte domande al comitato: “Quali esperienze mettere in cantiere? E in che misura possiamo sfondare il tetto della solidarietà?”. Domande che hanno lasciato momenti di breve silenzio tra i partecipanti, liberate dalla forma, sono state snocciolate dalle proposte dei membri. Franco Milanesi della Nemesis Onlus, dichiara: “Noi come associazione proponiamo di realizzare con l’intera somma, accessori o strutture per le scuole di una città colpita dal terremoto”. La somma che il comitato è riuscito ad accumulare in questi mesi è di circa 10800 euro, di cui 4000 dall’Associazione Nemesis, 3000 dall’Amministrazione comunale e 3800 dalle attività del comitato. Inizialmente il Sindaco aveva dichiarato che l’Amministrazione avrebbe stanziato 5000 euro, ma i tagli - circa 200mila euro - imposti dal Governo Monti, hanno ordinato una revisione del bilancio. Il canale istituzionale che s’intende scegliere è la camera del commercio dell’Emilia, dalla quale si dovrebbe sapere quali necessità pratiche, occorrono. La proposta di Milanesi accolta dal comitato tramite l’intermediazione del Sindaco, sarà resa efficace dopo aver preso contatti diretti con i sindaci delle zone terremotate. Un comitato che ha vita breve e che per alcuni è stato troppo vincolato dall’attività di commercializzazione del parmigiano. Circa 3000 kilogrammi di formaggio, hanno invaso le corsie preferenziali della comunicazione tra i responsabili delle Associazioni di Pontinia. Dalla riunione è emerso che poche sono state le attività per contribuire a far crescere il salvadanaio sociale. Il Gap (Generazione Attività Progetti), rappresentato da Alessandro Franco si lamenta per la piccola somma raggiunta: “3800 euro sono pochi, pensavo che leggendo il saldo mi potessi entusiasmare con somme più alte”; Infatti, scoprire che l’Avis e la Caritas di Pontinia hanno devoluto i loro contributi alle loro Associazioni Nazionali di riferimento, ha scoraggiato le piccole realtà che si sono dimostrate operose in questa prima parte del percorso. Un comitato che deve ancora imparare a fare i conti con le dinamiche interne maturate negli anni o forse decenni di esperienze associative. Il coordinamento è poco attivo, ma l’intento sembra quello giusto. Diamo speranza a chi vuole dare un aiuto concreto (non stiamo parlando di sms a 2 euro), a chi ha subito una grave calamità naturale. Anche se, su quest’ultima, da qualche tempo si parla di cause più umane che naturali.

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