domenica 1 luglio 2012

La tinta rosa del Phunk

Da Roma a Boston, passando per Pontinia, i Pink Puffers raccontati da Cristian Lombardi.  
Ho il piacere d’intervistare Cristian Lombardi,nostro concittadino e percussionista della banda.  

Quando hai iniziato a suonare nei “Pink Puffers”? 
«Era il maggio 2008, spinto dalla voglia di sperimentare formule diverse rispetto alle rock band, cercavo da tempo una situazione dove potevo entrare in contatto più liberamente con il pubblico e alla fine ho trovato i Pink Puffers». 

Vi definite una drum’n’brass phunk band, puoi spiegarciche significa? 
«Il termine phunk è l’insieme di punk e funk, due generi musicali che derivano dal rock. Le drum’n’brass band sono bande di fiati (ottoni), integrate dalle percussioni. Nascono agli inizi del novecento a New Orleans, città dove la vita scorre tranquilla, tutt’altro rispetto alla frenesia di New York. In occasione dei riti funebri dietro al feretro, una brass band procedeva a ritmo lento coinvolgendo folle di persone, per poi vederli di ritorno dal cimitero con repertori più gioviali e ritmi accelerati». 

Dal dolore alla festa di Carnevale, siamo nel pieno del periodo di Carnevale, quali sono le prossime date? 
«Su invito del comune di Roma, suoneremo nella mattinata di sabato 5 marzo a Boccea, e il pomeriggio saremo al centro sociale occupato Spartaco, quartiere Tuscolano. Domenica mattina a Civitavecchia per la sflata dei carri allegorici e domenica 13 marzo al Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto: la famosa festa che ricorda l’autoliberazione del paese dal giogo dello stato pontificio nel 1862, una grande celebrazione dal forte valore simbolico». 

Siete una street band e di strade ne avete percorse tante, anche internazionali. 
«Sì. Ero da poco entrato nella banda quando siamo partiti per il tour fin ora più importante della mia vita. Un tour americano che ci ha visti partecipi d’importanti rassegne: Brooklyn (New York), e Honk Festival di Boston. Suonavamo ovunque, nelle strade con le altre band, nelle università, nei teatri e nelle feste private. Un’altra grande esperienza è stato il festival Des Fanfares di Montpellier, in Francia». 

Parlami dell’esperienza nelle strade del tuo paese l’estate scorsa per il Rock’n’Blues Festifal. «Pontinia ha reagito benissimo allo stimolo dei Pink Puffers, sono rimasto sorpreso del calore trasmesso. Il cordone umano danzante che ci ha accompagnato da Piazza Indipendenza all’Anfiteatro Verga è stato stupendo». 

Aspettando di vederli tornare nelle strade di Pontinia, per poter continuare a danzare a ritmo phunk, rimanete sintonizzati sulla stazione Pink Puffers sul sito www.pinkpuffers.com 

Dalla rubrica JumpAroundMusic 
de Il Chinino Anno 1, numero 1 marzo 2011 
di Gianpaolo Danieli

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