sabato 7 luglio 2012

Pontinia dal 13 luglio, la tredicesima edizione del Festiva Rock&Blues

Il Festival Rock & Blues dell’Officina culturale Papyrus accende l’estate Pontiniana. 

La volontà è quella di ritornare al buon vecchio blues riletto in una chiave moderna, intriso di nuove contaminazioni musicali. Quest’anno la scaletta è orientata tra l’America, l’Inghilterra e l’Italia. S’inizia il 13 luglio con i Dead Shrimp (Alessio Magliocchetti Lombi: Dobro e chitarra, Sergio De Felice: Voce, Gianluca Giannasso: batteria), trio romano attivo nella capitale dal 2010 che attinge dalle sonorità radicate nel delta del Mississipi. La band si cimenta nell’interpretazione dei grandi maestri del genere, quali Robert Johnson, Mississippi Fred McDowell, Blind Willie Johnson, spaziando dal delta blues, al gospel, dal ragtime ai canti di lavoro. A seguire i 24 pesos (UK), con il loro set energico riescono a creare un vero muro sonoro. In scena dal 2008, approdano sulle riviste specializzate con il loro secondo album, aggiudicandosi un successo di critica come migliora band e miglior album con quattro nomination. L’album “The Boogie Worm” prodotto dal bassista Silas Maitland è un album crossover Blues. Non c’è blues migliore se quello ascoltato dal vivo, questo può assicurarcelo Alex Cepollari o'rey (chitarra e voce) accompagnato dalla sua band: Simone Scifoni al piano e Mimmo Antonini alla batteria, Arcangelo Spina al contrabbasso. Sabato 14 sarà una serata di grande Blues, Swing e West Coast Blues, dapprima con la finestra locale (Alex Cepollari) e poi con l’americano Bill Toms. Noto ai più come chitarra solista degli Houserockers di Joe Grushecky, nome conosciutissimo nel giro degli amanti la musica di Bruce Springsteen. Non pretende altro che il sano Rock‘n’Roll da periferia urbana, sia ballato euforicamente come una ciurma impazzita. La voce di Toms è roca quanto basta per urlare la sua insoddisfazione. Domenica 15 luglio sarà il momento della CigarBox di John Farr in arte Hollowbelly (UK). Considerato il Jack White inglese, unisce rabbia, senso del blues e punk in una miscela contagiosa e di grande attrazione sul pubblico. Non poteva mancare un one man band a chiudere il festival. Direttamente dalle strade di New Orleans e dai festival della Lousiana, arriva Randy Cohen con il suo esplosivo show. Infine Demetria Taylor, anche lei americana concluderà uno dei festival più longevi della provincia. 

Rubrica JumpAroundMusic 
Pubblicato su Il Chinino n.3 anno 2 
Giugno 2012

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